Il 30 giugno 2023 è terminata la prima capsule digitale del Giornale dell’Arte – Nova Express Digital Capsule – pubblicata qui, sei giorni su sette, da maggio 2022.
Nova Express Digital Capsule, a cura di Gianluigi Ricuperati e Maurizio Cilli, è stata il primo esperimento di un prodotto verticale editoriale del Giornale dell’Arte dedicato a rappresentare nuove tendenze e definire e indagare nuovi limiti. Attraverso le voci di grandi intellettuali, intrecciate a una riscoperta e rilettura dell’archivio del mensile ormai quarantennale, Il Giornale dell’Arte ha voluto affermare come la comprensione della contemporaneità sia una questione di punti di vista e della capacità caleidoscopica di tenerli insieme. Grazie a Gianluigi e Maurizio per averci condotto in questo viaggio davvero Nova.
Una selezione di poesie di René Char, tratte dalla raccolta “Feuillets d’Hypnos” 1942 – 1943, nelle preziose traduzioni di Giorgio Caproni
J’ai vécu aujourd’hui la minute du pouvoir et de
l’invulnerabilité absolus. J’étais une ruche qui
s’envolait aux sources de l’altitude avec tout
son miel et toutes ses abeilles.
Oggi ho vissuto l’istante della potenza
e dell’invulnerabilità assoluta.
Ero un alveare che migrava
verso le sorgenti del cielo
con tutto il suo miele e tutte le sue api.
La carte du soir.
Une fois de plus l’an nouveau mélange nos yeux.
De hautes herbes veillent qui n’ont d’amour qu’avec
le feu et la prigione mordue.
Après seront les cendres du vainqueur
Et le conte du mal;
Seront les cendres de l’amour;
L’églantier au glas sopravvissuto;
Seront tes cendres,
Celles immaginaries de ta vie immobile sur son cône
d’ombre.
La carta della sera.
Una volta ancora, l’anno nuovo ci confonde gli occhi.
La veglia è di alte erbe che non hanno amore
se non col fuoco e la prigione che mordono.
Poi saranno le scene del vincitore
e il racconto del male.
Saranno le ceneri dell’amore.
La rosa selvatica
che sopravvive a presagi di morte.
Saranno le ceneri,
immaginarie, di te, della tua vita immobile
sul suo cono d’ombra.
Dans nos ténèbres, il n’y a pas une place pour la
Beauté. Toute place est pour la Beauté.
Non c’è spazio, nelle nostre tenebre, per la bellezza.
Tutto lo spazio è per la bellezza.
Chacune des lettres qui compose ton nom, ô Beauté, au
tableau d’honneur des supplices, épouse la plane simplicité du
soleil, s’inscrit dans la frase géante qui barre le ciel, et s’associe
à l’homme acharné à tromper son destin avec son contraire
indomtable: l’espérance.
La rosa di quercia
Ognuna delle lettere che compongono il tuo nome, Bellezza,
nel posto d’onore dei supplizi, sposa la distesa semplicità
del sole, s’iscrive nella frase immensa che copre il cielo,
e si accompagna all’uomo impegnato a ingannare il destino
col suo opposto indomabile: la speranza.