Il 30 giugno 2023 è terminata la prima capsule digitale del Giornale dell’Arte – Nova Express Digital Capsule – pubblicata qui, sei giorni su sette, da maggio 2022.
Nova Express Digital Capsule, a cura di Gianluigi Ricuperati e Maurizio Cilli, è stata il primo esperimento di un prodotto verticale editoriale del Giornale dell’Arte dedicato a rappresentare nuove tendenze e definire e indagare nuovi limiti. Attraverso le voci di grandi intellettuali, intrecciate a una riscoperta e rilettura dell’archivio del mensile ormai quarantennale, Il Giornale dell’Arte ha voluto affermare come la comprensione della contemporaneità sia una questione di punti di vista e della capacità caleidoscopica di tenerli insieme. Grazie a Gianluigi e Maurizio per averci condotto in questo viaggio davvero Nova.
“Come un’allegoria” è l’esordio della poetica di Giorgio Caproni pubblicata nel 1936 a Genova. Nella sua prima edizione, consta di sedici poesie, e undici di esse risultano già uscite su rivista.
“Nella mia prima raccolta esprimevo proprio il dubbio che tutta la realtà non fosse che allegoria di qualcosa d’altro che sfugge alla nostra ragione”. Dunque, “noi possiamo avere, al massimo, l’allegoria di questa realtà”.
Borgoratti
Anche le vampe fiorite
ai balconi di questo paese,
labile memoria ormai
dimentica la sera.
Come un’allegoria,
una fanciulla appare
sulla porta dell’osteria.
Alle sue spalle è un vociare
confuso d’uomini – e l’aspro odor del vino.
*
Spiaggia di sera
Così sbiadito a quest’ora
lo sguardo del mare,
che pare negli occhi
(macchie d’indaco appena
celesti)
del bagnino che tira in secco
le barche.
Come una randa cade
l’ultimo lembo di sole.
Di tante risa di donne,
un pigro schiumare
bianco sull’alghe, e un fresco
vento che sala il viso rimane
*
Fine di Giorno
Quando più sguscia obliquo
il sole su queste strade
ogni cortile ha strane
battaglie, con ingenue grida.
Nel tocco delle campane
c’è ancora qualche sapore
del giubiloso soggiorno;
ma se mi passa accanto
un ragazzo, nel soffio
della sua bocca sento
quant’è labile il fiato
del giorno.
*
Sei ricordo d’estate
Sei ricordo d’estate
nella casa sorpresa quieta
presso aromatiche sere,
quando il rondone rade
il canale, e cade
strano nella frescura un suono
da sonagliere randagie
di cavalle in sudore.