Il 30 giugno 2023 è terminata la prima capsule digitale del Giornale dell’Arte – Nova Express Digital Capsule – pubblicata qui, sei giorni su sette, da maggio 2022.
Nova Express Digital Capsule, a cura di Gianluigi Ricuperati e Maurizio Cilli, è stata il primo esperimento di un prodotto verticale editoriale del Giornale dell’Arte dedicato a rappresentare nuove tendenze e definire e indagare nuovi limiti. Attraverso le voci di grandi intellettuali, intrecciate a una riscoperta e rilettura dell’archivio del mensile ormai quarantennale, Il Giornale dell’Arte ha voluto affermare come la comprensione della contemporaneità sia una questione di punti di vista e della capacità caleidoscopica di tenerli insieme. Grazie a Gianluigi e Maurizio per averci condotto in questo viaggio davvero Nova.
Dal 2007 al 2009 ho gestito un blog chiamato Pinakothek dedicato all’”estrazione”: opera di uno o più membri anonimi dei Resurrezionisti, un gruppo oscuro dedito a trovare la poesia nascosta nelle opere degli autori più prosaici. I membri non hanno mai reso pubblica la loro identità, anche se le voci volavano durante il loro periodo di massimo splendore, dalla fine degli anni Cinquanta alla metà degli anni Settanta.
Alcuni elementi che posso sopportare di rileggere sono raccolti in questa serie.
5 settembre 2008
“Gatti”, dissi, “Facciamo sul serio, andiamo via”, e il resto è storia. O avrebbe dovuto esserlo. Perché nessuno, al di fuori della mia famiglia, ha mai ascoltato questa leggendaria performance, registrata in una cabina sgangherata sul Rockaway Midway il 16 agosto 1952. I miei accompagnatori, Carl Jr. e Bip, furono purtroppo coinvolti in un tamponamento tra più veicoli sulla Cross Bay Boulevard mentre tornavano a casa, e il loro talento fu reclamato per il coro eterno. Né io né la mia famiglia abbiamo più ascoltato la registrazione dalla sera di quel fatidico giorno. Nel momento in cui il braccio di registrazione scese sui suoi solchi, tremavamo, rendendoci conto del suo significato rivoluzionario. Sapevamo che se qualcuno ne avesse divulgato il contenuto, il corso della storia sarebbe stato alterato e la gioventù americana, anzi il pianeta, non sarebbe stato più lo stesso.
Incredulo di ciò che avevo fatto, organizzai immediatamente un incontro con un agente, un uomo di lusso di una delle talent farm della Sixth Avenue. Mi convocò nel bagno turco del suo ufficio, dove fumò una panatella mentre un’elegante bellezza si lavava le unghie dei piedi e un’altra marchiava ciò che restava dei suoi capelli. Non voleva ascoltare la registrazione, ma le mie pipe. Ho cercato di spiegarglielo, ma lui ha ignorato le mie preoccupazioni. Voleva che cantassi “Silver Threads Among the Gold”, lì per lì. E io avrei potuto, sapete. Avrei potuto capitolare e gorgheggiare proprio lì, nel bagno turco, e firmare un contratto redditizio, e sopportare una carriera come il prossimo Danny Kaye o Mario Lanza. Ma ho avuto un conato di vomito alla prospettiva. Non era un uomo con una visione. Me ne andai, sconsolato, e andai a sedermi in una cabina del Jack Dempsey’s, riuscendo a malapena a soffocare il mio doppio ordine di cheesecake alla banana.
Ho provato con altri agenti, con risultati simili. Chiamai le case discografiche a freddo e mi fu proposto un test di dattilografia. Chiamai le stazioni radio e fui preso per un sovversivo, visitato da agenti governativi e costretto a firmare un giuramento di fedeltà. Chiamai un leggendario disc jockey notturno, di cui non farò il nome, che fu disponibile a incontrarmi e ad ascoltare la mia registrazione. Sembrò persino entusiasta della prospettiva e mi organizzò un incontro al suo tavolo all’Hotcha Room, nell’Hotel Murray sulla 44esima strada. Quando mi presentai, però, il suo volto cadde. Forse perché avevo più di quarant’anni ed ero un po’ fuori forma. Mi lasciò bruscamente il posto, senza scusarsi e senza nemmeno offrirmi da bere. E così è andata, un vero e proprio calvario, una scia di lacrime. Non riuscivo a convincere nessuno in una posizione di potere e di influenza ad ascoltare la mia registrazione. Alla fine mi sono arreso. Andai fedelmente al lavoro ogni giorno nello smistamento della posta a Woodmere e cercai di dimenticare. La mia famiglia era comprensiva e mi riforniva di prodotti da forno per placare il mio dolore.
Ora, però, sono in pace, vivo qui in un ambiente tranquillo e confortevole, ondeggiando dolcemente alla brezza marina non molto lontano dalla spiaggia di Palm Shallows, in Florida. Mi sono recata ogni giorno nel mio deposito di autocostruzione vicino a casa e ho cercato tra ottant’anni di ricordi preziosi. Ho trovato molti, moltissimi cimeli insostituibili di una vita ricca di amore e di risate e li ho sistematicamente venduti su eBay, assicurandomi gradualmente ulteriori pagamenti mensili per la mia roulotte. Poi, proprio ieri, ho ritrovato il mio disco storico. In realtà ero riuscito a dimenticarlo; per qualche minuto non ero sicuro di cosa fosse. Poi i ricordi sono tornati a galla. Ricostruendo gli eventi di quel giorno, ho sentito il suo suono inedito nelle orecchie della mia mente. Ho capito subito che anche oggi, dopo tante rotazioni della terra e tanti cambiamenti di moda, la mia registrazione avrebbe suonato come nessun’altra. Per questo motivo la metterò in vendita su eBay, con una modesta offerta di apertura di 10.000 dollari, con spedizione gratuita e assicurazione inclusa. L’acquirente deve però fare attenzione. Se dovesse essere divulgato al mondo intero, i troni crolleranno, le credenze saranno stravolte e la stessa condotta di vita sarà sconvolta. Manterrò i diritti d’autore. E se mi lascerete un feedback positivo, farò lo stesso per voi.