Il 30 giugno 2023 è terminata la prima capsule digitale del Giornale dell’Arte – Nova Express Digital Capsule – pubblicata qui, sei giorni su sette, da maggio 2022.
Nova Express Digital Capsule, a cura di Gianluigi Ricuperati e Maurizio Cilli, è stata il primo esperimento di un prodotto verticale editoriale del Giornale dell’Arte dedicato a rappresentare nuove tendenze e definire e indagare nuovi limiti. Attraverso le voci di grandi intellettuali, intrecciate a una riscoperta e rilettura dell’archivio del mensile ormai quarantennale, Il Giornale dell’Arte ha voluto affermare come la comprensione della contemporaneità sia una questione di punti di vista e della capacità caleidoscopica di tenerli insieme. Grazie a Gianluigi e Maurizio per averci condotto in questo viaggio davvero Nova.
La gallerista Trudl Bruckner, nel 1969 lancia l’idea di creare una fiera d’arte a Basilea e contatta i suoi colleghi Balz Hilt e Ernst Beyeler. Dal “Giornale dell’Arte” n. 178, giugno 1999
1969
La gallerista Trudl Bruckner lancia l’idea di creare una fiera d’arte a Basilea e contatta i suoi colleghi Balz Hilt e Ernst Beyeler.
1970
Il primo salone riunisce negli spazi della Fiera di Basilea 90 gallerie e 30 editori di 10 paesi, 16.300 persone visitano la fiera; i mercanti annunciano un ricavato di 5,78 milioni di franchi svizzeri.
1971
La fiera di Colonia, che, fondata nel 1967, è la più antica d’Europa, cerca di boicottare quella di Basilea: «O Basilea o Colonia» è lo slogan degli organizzatori tedeschi. Tuttavia, 130 gallerie di 11 paesi partecipano alla seconda edizione di Art Basel. I due terzi sono gallerie straniere.
1972
La partecipazione di 210 espositori rende necessario il trasferimento della fiera in spazi più ampi.
1973
Art Basel raggiunge la sua attuale dimensione con 281 gallerie. I visitatori diventano 30mila e la mostra occupa un altro piano del Centro fieristico della città. I galleristi Leo Castelli e Ernst Beyeler organizzano una panoramica dell’arte americana a partire da Jackson Pollock.
1974
Le domande di ammissione sono vagliate da un Comitato i cui membri provengono da importanti gallerie. Da questa quinta edizione escono 170 nuovi candidati. La superficie espositiva, incrementata del 30%, permette di ingrandire gli stand. Compaiono le personali, come quella di disegni di Cy Twombly presso lo stand di Lucio Amelio. Al primo piano dell’edificio si riuniscono 50 gallerie con il nome di «Nuove tendenze», e tra queste Leo Castelli (New York), Ileana Sonnabend (Parigi), Sperone (Torino), Block (Berlino), Verna e Ziegler (Zurigo).
1975
II numero degli espositori passa a 311. Il Comitato incoraggia gli stand monografici.
1979
La sezione «Prospettive» sostituisce quella delle «Nuove tendenze». Una giuria seleziona 16 giovani artisti e offre a ciascuno di loro uno stand di 25 mq. John M. Armleder, Tony Cragg, Peter Fischii e David Weiss, Astrid Klein, Beat Streuli, Martin Disler, Nicola de Maria, Mimmo Paladino, Francesco Clemente, Helmut Federle e la Canadien General Idea sono i primi a esporre in questa sezione.
1980
La fiera di Basilea funge da cassa di risonanza soprattutto per la Transavanguardia. Ad Art ll’8O, sette espositori presentano Clemente, quattro Cucchi e tre Chia. I prezzi di alcuni giovani artisti raddoppiano ogni anno. Si registrano sintomi di crescita della fotografia.
1982
È l’anno del boom economico. I prezzi dei giovani artisti raggiungono l’apice.
1987
I prezzi salgono al massimo. Un’opera di Jannis Kounellis, artista dell’Arte povera, trova un acquirente per 450.000 marchi. L’arte diventa un settore d’investimento e Art Basel la meta preferita del jet-set internazionale.
1989
Il mercato è in ribasso e anche la fiera subisce gli effetti della crisi: si verificano le prime defezioni. Si celebra il 150° anniversario della fotografia con una presentazione speciale di 16 gallerie della Federazione internazionale dei galleristi di fotografia. Art Basel diventa uno delle fiere più importanti in questo settore.
1990
Contemporaneamente ad Art Basel si tiene «Edition», rassegna indipendente di arti grafiche contemporanee.
1993
Si ingrandisce ulteriormente lo spazio degli stand fino a 60-90-120 mq. «Edition» viene annullata, ma 15 editori internazionali e 17 «Young Galleries» di otto paesi vengono presentati in sezioni indipendenti. L’ultimo di questi stand ospita gallerie non ancora solide nel mercato.
1995
Nasce la sezione «Video-forum». La Société de Banque Suisse assegna per la prima volta un premio per il video a Pipilotti Rist e Enrique Fontanilles
1996
La fiera mette a disposizione di 23 gallerie stand da 35mq per «Statements», sezione dedicata a mostre personali di giovani artisti. Le opere non devono avere più di dieci anni. Parallelamente le giovani gallerie organizzano il salone «Liste 96» nell’antica brasserie Wartek, non lontana dalla fiera. Numerosi espositori di Liste 96, tra cui alcuni dei suoi fondatori, confluiscono in «Statements».
1998
Una sala per la scultura viene allestita di fronte all’edificio che ospita la fiera: vi sono esposte opere monumentali, impossibili da presentare negli stand tradizionali.