Il 30 giugno 2023 è terminata la prima capsule digitale del Giornale dell’Arte – Nova Express Digital Capsule – pubblicata qui, sei giorni su sette, da maggio 2022.
Nova Express Digital Capsule, a cura di Gianluigi Ricuperati e Maurizio Cilli, è stata il primo esperimento di un prodotto verticale editoriale del Giornale dell’Arte dedicato a rappresentare nuove tendenze e definire e indagare nuovi limiti. Attraverso le voci di grandi intellettuali, intrecciate a una riscoperta e rilettura dell’archivio del mensile ormai quarantennale, Il Giornale dell’Arte ha voluto affermare come la comprensione della contemporaneità sia una questione di punti di vista e della capacità caleidoscopica di tenerli insieme. Grazie a Gianluigi e Maurizio per averci condotto in questo viaggio davvero Nova.
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La collezione RTW FW 2023 del brand che ha fatto dell’intrecciato il suo segno distintivo non possiede un evidente fil rouge tra un outfit e l’altro: 81 look gli uni diversi dagli altri mirano a evidenziare l’enorme varietà di stili e personalità che si manifesta ogni volta che siamo per strada. Con questa premessa a dominare la passerella, lo show presenta un forte potenziale narrativo impossibile da ignorare.
Basta che le luci si abbassino un poco, che la musica si alzi e che le stelle inizino a brillare e la Via dei Navigli si trasforma immediatamente in una promenade del costume abitata da flâneurs della moda, agguerriti nel dichiarare la loro supremazia stilistica a colpi di disparate sovrapposizioni dai toni personalissimi. Il tutto guarnito dall’attitudine, l’accessorio più importante: invisibile e necessario tanto quanto una fragranza, esso rimane l’essenza per essere indimenticabile.
Il week-end lungo il canale più frequentato di Milano si trasforma in questo modo in un evento che porta un’intera fauna cittadina a trasformare con il proprio armadio la strada in una passerella. Ognuno dei partecipanti al comune cerimoniale dell’aperitivo prende questo implicito rituale modaiolo a modo proprio: c’è chi il completo da ufficio non vuole proprio a toglierlo, manifestando il chiaro sintomo di chi non riesce a distinguere riposo da lavoro; in aggiunta, immerso nella folla, si trova chi invece rimane costantemente abbonato all’utilitywear e anche chi, nonostante l’affiliazione ai capi più basici, riesce lo stesso a far spiccare la propria sensibilità vestimentaria. E poi ci sono anche principesse disegnate da stilisti eclettici che vagano di locale in locale; indossano scarpe col tacco che seppur non di cristallo, perderanno una volta uscite dalla pista da ballo.
In questa infinita varietà di stile, il destino architetta per ogni naufrago della sera improbabili incontri, capaci di astenere la noia dall’occhio e valorizzare le peculiarità stilistiche di ognuno. Variabili illimitate per altrettante storie: un’unica polifonia di ricami, intrecci e pellami che nei primi bagliori della notte genera un moderno bestiario, una mitologia del contemporaneo pronta a spiccare il volo e riempire di luce la notte.
Per quanto antipodico possa essere l’abbigliamento di ciascuno, l’obiettivo rimane per chiunque uno solo: impressionare, sorprendere con la volontà di farsi anche stupire. La strada, un terreno neutro nel quale non esistono gerarchie e dove tutto è accettato e possibile, persino un’anonima busta in carta pare completare un look.
E allora in alto i bicchieri e che lo show abbia inizio.