Il 30 giugno 2023 è terminata la prima capsule digitale del Giornale dell’Arte – Nova Express Digital Capsule – pubblicata qui, sei giorni su sette, da maggio 2022.
Nova Express Digital Capsule, a cura di Gianluigi Ricuperati e Maurizio Cilli, è stata il primo esperimento di un prodotto verticale editoriale del Giornale dell’Arte dedicato a rappresentare nuove tendenze e definire e indagare nuovi limiti. Attraverso le voci di grandi intellettuali, intrecciate a una riscoperta e rilettura dell’archivio del mensile ormai quarantennale, Il Giornale dell’Arte ha voluto affermare come la comprensione della contemporaneità sia una questione di punti di vista e della capacità caleidoscopica di tenerli insieme. Grazie a Gianluigi e Maurizio per averci condotto in questo viaggio davvero Nova.
Apre al pubblico dopo un meticoloso restauro l’ultima acquisizione lombarda del Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano. Dal “Giornale dell’Arte” n. 277, giugno 2008
Progettata, nei primi anni Trenta da Piero Portaluppi, per Angelo e Gigina Campiglio e la sorella di lei, Nedda Necchi, e conclusa nel 1935. Posta al centro di un grande giardino privato con tennis e piscina, nel cuore più elegante della città (in via Mozart), la villa, che fu disegnata in ogni dettaglio dall’architetto, è un prezioso esempio di razionalismo coniugato con qualche segno tardo-déco e soprattutto con l’estrosa inventiva del grande architetto milanese. La villa apre al pubblico arricchita di autentici tesori: la collezione di arte del Novecento concessa in comodato gratuito da Claudia Gian Ferrari, con opere importanti di Adolfo Wildt (nella foto, la scultura «Il puro folle» del 1930 allestita nella veranda della villa), Sironi, Arturo Martini, De Chirico, Savinio, De Pisis e altri artisti coevi all’architettura che li ospita, e la raccolta di dipinti e arti decorative del Settecento donata al Fai da Alighiero ed Emilietta de’ Micheli, che riflette il migliore gusto collezionistico della grande borghesia milanese del secolo passato.